Scompenso cardiaco e umore | Ascolta il tuo battito

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Siamo abituati a pensare a mente e cuore come a due opposti: la mente riflette, ragiona e funziona a suon di logica, il cuore sente, ama e ha a che fare con i sentimenti in generale.

Se questa distinzione non si può certo definire una verità scientifica, quando si tratta di scompenso cardiaco, il quadro è ancora più complesso.

Sempre più spesso, infatti, vengono riconosciuti come effetti collaterali diretti dello scompenso cardiaco anche i cambiamenti dell’umore – è una reazione normale e comprensibile sentirsi giù o in ansia dopo una diagnosi di scompenso cardiaco –, delle funzioni della memoria e persino del processo decisionale. Questo processo è noto come deterioramento cognitivo[1].

Perché lo scompenso cardiaco influisce sul mio umore?

Sappiamo che lo scompenso cardiaco può ridurre la velocità con cui il sangue, ricco di ossigeno, viene pompato in tutto il corpo[2]. Ciò, a sua volta, può ridurre la fornitura di ossigeno e sostanze nutritive agli organi vitali, influenzando la loro capacità di funzionare normalmente. Tra questi organi c’è anche il cervello.

Ciò significa che le persone con scompenso cardiaco possono manifestare una serie di sintomi correlati alla riduzione del flusso sanguigno al cervello, tra cui vertigini, umore basso o depresso e riduzione della memoria a breve termine.[1]

Cervello

Lo sapevi?

Il cervello umano ha bisogno di circa il 20% dell'apporto totale di ossigeno al corpo.[3]

Cosa puoi fare tu?

Anche se tutto ciò sembra spaventoso, è importante ricordare che ci sono cose che puoi fare per aiutare a mantenere cuore e mente felici.

  1. Parla con il medico e / o il caregiver: non devi affrontare lo scompenso cardiaco da solo. Con un trattamento adeguato, i sintomi dello scompenso cardiaco, compresi quelli che influenzano la mente e l'umore, possono essere gestiti e ridotti. Il tuo medico potrebbe anche raccomandarti appropriati gruppi di supporto locali o di intraprendere un percorso di consulenza o terapia.
  2. Mantieniti attivo: oltre ad un adeguato trattamento medico, l'attività fisica ha dimostrato di svolgere un ruolo importante nel migliorare il funzionamento cognitivo nei pazienti con scompenso cardiaco. Non deve essere nulla di estremo – una breve passeggiata o un po’ giardinaggio sono già due ottime opzioni. Trova quella più adatta a te e alle tue attuali esigenze di salute.
  3. Monitora il tuo stato d’animo: essere consapevoli di un problema è il primo passo per risolverlo. Così come, magari, stai già monitorando il tuo peso, i livelli di energia, l’andamento e la qualità del sonno, la qualità del tuo respiro, potresti trovare altrettanto utile tenere un diario di come ti senti a livello di umore. Questo può aiutarti a tenere traccia dei cambiamenti di umore nel tempo in modo da poter segnalare al tuo medico eventuali fluttuazioni dell'umore o cambiamenti della funzione della memoria.
  4. Sii gentile con te stesso: è molto comune, oltre che comprensibile, sentirsi giù o ansiosi per una diagnosi di scompenso cardiaco e per questo è importante non essere troppo duri con sé stessi per i periodi di cattivo umore. Parlare con una persona cara, trovare il tempo per le attività che ti piacciono e, soprattutto, cercare aiuto quando necessario ti permetteranno di combattere l'ansia causata dallo scompenso cardiaco.
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  1. Efthimios Dardiotis, Gregory Giamouzis, Dimos Mastrogiannis, et al. Cognitive Impairment in Heart Failure, Cardiology Research and Practice, 2012 (2012)

  2. Harrison’s ‘Principles of Internal Medicine’, Seventeenth Edition pages 1442 - 1455

  3. Raichle, Marchus E and Gusnard, Debra A, Appraising the brain’s energy budget, PNAS 2002;99 (16) 10237 – 10239